Un nuovo Barnum. Una nuova visita guidata alle cose del mondo, e agli uomini che lo rendono abitabile, o semplicemente più riconoscibile. Baricco insegue il mondo, e induce i suoi lettori a partecipare la curiosità con cui va a stanare notizie, episodi, insistenze, personaggi, dibattiti, immagini. Stanando dice e dicendo mostra, con una varietà di accenti e di esposizione che, per citare una sua antica generosa ossessione, fa pensare al circo, al Barnum delle meraviglie. Ecco dunque un nuovo Barnum che si aggiunge ai due pubblicati negli anni novanta. Qui facciamo i conti con la riforma dello spettacolo, con la scuola come videogame, con la priorità delle storie, con il cantiere della Morgan Library di Renzo Piano, con la Cinquecento Miglia di Indianapolis, con le immagini di Vivian Maier, con le provocazioni di Houellebecq e l'eredità di Gabriel García Márquez. Una grande occasione per farsi sedurre, sorprendere, interrogare. Alessandro Baricco rimane un grande punto interrogativo non solo per l’indecifrabilità del suo mondo, ma proprio per le continue domande che si pone e ci pone sul mondo e sulla vita. Con il nuovo Barnum ritroviamo la raccolta dei suoi interventi sulle pagine di quotidiani e periodici e che racchiudono, diversamente dai due precedenti Barnum pubblicati ancora negli anni novanta, tutti gli ultimi avvenimenti che hanno a che fare con la cultura, lo sport, la vita, lo spettacolo, il cinema e noi, quello che siamo diventati e come ci siamo trasformati nel tempo. Barnum, per Baricco, è il mondo che si squaderna come un grande show, come una sequenza ininterrotta di spettacoli, che vanno registrati con passione e poi ascoltati e visti per poterli apprendere davvero. In questa ultima raccolta di scritti troviamo oltre ai “vecchi” Jovanotti, Topolino e Philip Glass anche le imprese miracolose di Valentino Rossi, le fotografie della grandiosa Vivian Maier e quelle del maestro Cartier-Bresson e poi ancora imprese sportive e architettoniche, nuovi monumenti del sapere e dello spirito. Con il nuovo Barnum la sorpresa non avrà fine e la voglia di conoscere nemmeno. E’ un universo dentro l’universo, un piccolo teatro dentro il grande teatro del mondo. Baricco ci stupisce e ci lascia ancora una volta senza parole.