Avevamo trovato Rocco Schiavone in 7-7-2007 alle prese con la ricerca dell’assassino di Adele per vendicarla e renderle giustizia, ma ora l’eroe nato dalla penna di Antonio Manzini in "Pulvis et umbra" ha un nuovo caso da risolvere che si aggiunge agli altri. Che qualcuno abbia ucciso Adele sperando di colpire Rocco, è una certezza per il vicequestore, ma che i sospetti dei vertici della polizia possano ricadere su di lui è una novità che fa fatica a mandare giù. Allora l’unica cosa da fare è cercare di rimanere in disparte e non sentirsi troppo coinvolto nei nuovi casi della polizia. Fino a quando sul fiume che attraversa Aosta non viene rinvenuto il cadavere di un transessuale e allora tutte le trame nascoste e più torbide della città vengono a galla con il corpo ormai dilaniato. Schiavone è incaricato di risolvere il caso e quando si accorge che l’appartamento del transessuale è completamente vuoto comprende che qui qualcosa di molto grosso è in ballo e l’unico modo per risolvere il caso è quello di risolverla a modo suo, proprio nello stile Schiavone. Quando tutti vogliono mettere a tacere il caso e i servizi segreti ci piombano sopra alla ricerca di scoop, Rocco decide di agire per scoprire il vero assassino, proprio mentre cerca di salvare l’amico Enzo Baiocchi dalla vendetta di Sebastiano. In "Pulvis et umbra" di Manzini più trame criminali si intrecciano lasciando il lettore senza fiato.